Prendersi cura dell’orto fa bene.

L’Horticultural Therapy, ossia la cura dell’orto, può essere annoverata tra le terapie non farmacologiche che donano benessere psico-fisico ai malati di Alzheimer. Nella demenza, mantenere l’autonomia della persona più a lungo possibile è un obiettivo primario e la cura delle piante raggiunge questo scopo perché viene stimolata l’attività cognitiva ed in particolare l’attenzione e la capacità di pianificare le azioni. I benefici non finiscono qui perché si va ad agire sulla sick building sindrome, il disturbo da ambiente chiuso, che spesso è presente in coloro che, per motivi di cura, di sicurezza o di instabilità motoria, trascorrono la quotidianità in un luogo con pochi spazi aperti.

L’orto-terapia comprende l’attività nel o con il verde, che va dal giardinaggio alla coltivazione di piante e di ortaggi ciò che facciamo nelle nostre strutture in particolare nella RSA “Madonna delle Grazie” di Filadelfia e nella casa Protetta “Villa S.Elia” di Marcellinara.

Effetti positivi può avere anche la cura di una singola pianta da interno perché l’attività permette la stimolazione del tatto, dell’udito, dell’olfatto e della vista. Molti sono i giardini progettati in Italia per i malati di Alzheimer nelle residenze per anziani e non, dove si riproducono spazi verdi simili a quelli con cui il paziente è stato in contatto nella sua precedente quotidianità. Fondamentale, soprattutto durante quelli che sono i primi stadi della malattia, è stimolare la motricità fine: l’orto-terapia è una pratica vincente per questo obiettivo. Numerose ricerche evidenziano una diminuzione dei disturbi comportamentali e una riduzione del vagabondaggio, il cosiddetto “wandering”, tra coloro che soffrono di Alzheimer o altro tipo di demenza. Inoltre, curare le piante risponde ai bisogni emotivi e affettivi dei pazienti.

Nella RSA “Madonna delle grazie” e nella Casa Protetta “Villa Sant’Elia”  è stato avviato un progetto di cura di orti e giardini da parte degli utenti che ricavano soddisfazione e autostima dalla crescita di fiori e piante. L’ortoterapia non ci viene in aiuto solo per contrastare lo stress, ma anche per disturbi più gravi come la la deflessione del tono dell’umore. Svolgere lavoretti come questi aiuta l’inclusione sociale e la relazione tra le persone. Gli Ospiti, assistiti dal personale qualificato curano la semina, la raccolta di fiori e stimolalo l’olfatto, la vista, il tatto o l’udito e incrementano la capacità e competenze. Prendersi cura dell’orto, del giardino entrando in contatto con la natura e con il mondo intorno, avere un impegno costante di cura è importante nella quotidianità delle persone anziane. Si stimola il senso di responsabilità, l’inclusione e la socializzazione. A livello fisico si sollecita l’attività motoria, si migliora il tono generale dell’organismo. A livello psicologico si attenua lo stress, si rafforza l’autostima e si stimolano le abilità residue.